giovedì 27 gennaio 2011

E la cicogna porta in famiglia il 14esimo figlio


Sono stati 557 mila i nati nel 2010, 12.200 in meno rispetto al 2009. L’Italia registra per il quarto anno consecutivo un saldo negativo tra nascite e morti, come ha fatto sapere l’Istat.
Stride non poco con questo quadro la notizia di un fiocco azzurro del tutto speciale che campeggia da qualche giorno sulla porta di casa Scalco a San Giorgio in Bosco, Comune di semila abitanti in provincia di Padova.
Per la famiglia Scalco, infatti, Filippo è il 14esimo figlio. 46 anni il padre, Walter, 41 la madre, Cristina, la loro progenie equivale a una squadra di calcio più panchina: Diletta (un anno e mezzo), Marta (2), Francesco (5), Riccardo (6), Davide (7), Nicole (8), Tommaso (9), Benedetta (12), Giovanni (13), Giacomo (15), Rachele (17), Samuele (18), Stefano (19). Più l’ultimissimo arrivato.
«Ognuno ha i suoi incarichi. Ci vuole organizzazione, essenziale è l’ordine – spiegava anni fa Walter Scalco a Famiglia Cristiana – Siamo una famiglia normalissima, consapevole delle difficoltà. Ci aiuta la forza di Dio, poi la comunità e il parroco, con il quale abbiamo intrapreso il cammino neocatecumenale».

Viene da citare, a commento, un estratto della presentazione dell’Associazione nazionale famiglie numerose, presente sul sito dell'associazione stessa:
"Chi siamo? Abbiamo almeno quattro figli, tra naturali, adottivi o affidati. Siamo quelli che non hanno la Cinquecento, perché non ci staremmo tutti; quelli che moltiplicano seggiolini per auto, letti a castello, tricicli e biciclette, tasse scolastiche, libri, quaderni, regali di Natale e compleanno; quelli che non vengono invitati spesso a cena dagli amici, perché in casa degli amici tutti non ci staremmo; quelli che la congiuntivite e l'influenza ce la passiamo l'un l'altro e dura due mesi; quelli che non possono andare coi figli al cinema perché costa parecchio occupare due file intere della sala. Eppure, nonostante le difficoltà, siamo quelli che vivono impagabili momenti di allegria, di dolcezza, di letizia, di festa, di preghiera, di consolazione, di conforto, di dialogo, momenti che quotidianamente colorano la nostra famiglia. […] Vogliamo dire che ci siamo, e siamo felici di esserci".

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