domenica 25 luglio 2010

Preghiamo...tenendo Maria per mano

Quando si parla di preghiera tante volte ci viene proposto il Rosario e, ammettiamolo, questo spesso ci spaventa..
Ma perchè? Perchè il rosario è lungo (50 Ave Maria più altre preghiere), ripetitivo, e a un certo punto si innesta come una sorta di automatismo che spesso ci porta a deconcentrarci e ad una tale sonnolenza che se si dovesse decidere di recitarlo dopo cena è quasi certo addormentarsi con il rosario in mano.
Ma allora che senso può avere una preghiera così automatica e faticosa? Non sarebbe forse meglio che ci consigliassero una preghiera spontanea, personale direttamente con Dio, sicuramente più sentita?
Se questi potevano essere i nostri dubbi, fondamentale e illuminante è stato il nostro incontro con Suor Emmanuel.
Questa dolce suora della comuinità delle Beatitudini presente a Medjugorie in primo luogo ha voluto sottolineare l'importanza fondamentale della preghiera: come tutti i giorni il nostro corpo ha bisogno di alimentarsi, di mangiare, di bere, così anche la nostra anima, il nostro spirito hanno bisogno di crescere nell'amore con la preghiera giornaliera.
E sentite un po', che preghiera ci ha consigliato? Ebbene si, proprio la recita del Rosario! Essa per prima ha voluto sottolineare che non è tanto il sentimento, l'emozione che ci devono portare alla preghiera, ma tutta la nostra BUONA VOLONTA'.
Cosa significa questo? Che non bisogna assecondare la voglia o la non voglia, che può cambiare di istante in istante, ma impegnarci a pregare con tutta la nostra persona.
E ne vale davvero la pena, fare anche un piccolo sacrificio per recitare il Rosario...perchè, lei ci ha detto, che Maria stessa quando viveva sulla terra pregava il Rosario incessantemente.
A questa affermazione anche noi ci siamo stupiti enormemente! Come poteva Maria recitare il Rosario se non esisteva ai tempi di Gesù???
Cosa è allora veramente il Rosario? Il rosario è la contemplazione della vita di Gesù..e Maria, durante la sua vita terrena, aveva continuamente gli occhi puntati su Gesù.
Suor Emmanuel ha poi consigliato un modo dolcissimo per pregare..
Ognuno di noi immagini quindi di essere un bambino piccolo, di due-tre anni. Sappiamo che i bambini hanno come peculiare caratteristica quella di avere occhi attenti, che assorbono ogni azione, movimento e situazione che vedono.
Ecco, allora come piccoli bambini, afferriamo la mano di Maria senza mai volerla lasciare e iniziamo a ripercorrere la sua vita insieme...
Ci troviamo quindi a Nazaret al momento dell'annunciazione dell'Angelo: Maria dice il suo 'si' a far crescere nel suo grembo Gesu', il figlio di Dio.
Noi siamo li, io sono li, e percepisco la gioia di Maria, anzi, lei con la sua dolcezza me la trasmette, me la fa gustare nella pace del cuore, tanto che io non vorrei più lasciarla.
Pensiamo anche alla gioia che ha provato Gesù al 'si' di Maria..grazie a quel 'si' Lui ha potuto salvare il mondo!
Immergiamoci nel mistero di Gesù e sentiamoci partecipi, vivi, presenti alla vita del Signore.
Suor Emmanuel ci ha quindi accompagnati alla scoperta dell'intero mistero e ci ha permesso anche di comprendere quanto ognuno di noi possa centrare con esso.
Questa particolare esperienza si è rivelata come un intensissimo cammino spirituale insieme a Maria.
Ecco allora come pregare il rosario....
E un suggerimento molto bello che ci è stato dato è di pensare al piccolo oggetto del rosario, come la mano della Madre. Quando allora abbiamo il Rosario in mano non facciamo altro che tenere Maria per mano...
Allora non molliamo mai quella mano...lasciamoci guidare da Lei verso il nostro amato Gesù.
Suor Emmanuel alla fine dell'incontro si è poi congedata da noi con un simpatico consiglio: "Se non avete tempo per pregare prendete l'ora del pranzo per pregare...tanto troverete
sempre il tempo per mangiare nel corso della giornata".
Come non darle ragione?
Mauro&Grazia