sabato 30 gennaio 2010

Il giardino dei fiori

C’è un paese nel lontano Tibet che ha un nome tutto particolare, che tradotto in italiano significa “giardino dei fiori”. Molti sono i turisti che vanno a visitarlo, non per i suoi templi, non per i monumenti, ma per una cosa assai più semplice: per la bellezza dei suoi fiori.
Si racconta che un tempo le cose non stessero così, e che proprio i fiori fossero un problema. Gli abitanti si erano dati molto da fare per costruire il loro paese, avevano tracciato belle strade, le casette erano ben curate, il tempio era tenuto a meraviglia, … ma una cosa non funzionava… i fiori!!! Erano tristi, poveri di vita… i colori erano sbiaditi… e nonostante tutti i loro sforzi… non erano riusciti a migliorare le cose. Avevano anche chiesto dei consigli qua e là, ma non avevano mai trovato delle persone competenti in materia di fiori, o almeno che fossero in grado di risolvere il loro problema.
Fino a quando, un giorno, successe che al tempio era venuto in visita un monaco, vecchio e famoso per la sua sapienza e saggezza. Non sembrava vero!!! E in men che non si dica, tutto il paese si trovò radunato davanti al tempio per chiedere udienza al vecchio, per chiedergli dei fiori e perché non riuscivano a farli crescere belli e rigogliosi come avevano visto da altre parti.
Il vecchio li ascoltò con molta attenzione, poi chiuse gli occhi e si mise a pensare. Dopo un po’ di tempo, che era sembrato una eternità, aprì gli occhi e parlò:
Tutte le cose che ci circondano, sono opera di Dio, che ha trasfuso un esse vita, bellezza ed armonia. E questo noi dobbiamo sapere riconoscere, ed accogliere con rispetto e gratitudine.
Così è per i fiori. Ma per vivere ed esprimere tutta la loro bellezza questi hanno bisogno di alcune cose fondamentali che noi possiamo dare loro.
Uno è l’acqua, deve essere somministrata con cura, non troppa e nemmeno troppo poca: senza l’acqua la pianta prima soffre, poi si secca e muore.
Poi rivolgendosi ai presenti il vecchio chiede: E voi, date regolarmente l’acqua alle vostre piante? Non troppa e non troppo poca? Alcuni risposero di si, altri che la davano solo quando capitava, altri ancora che qualche volta se ne dimenticavano anche. Certo, all’inizio, quando avevano comperato le piante erano stati più attenti, ma poi, col tempo… si erano un po’ dimenticati di questo compito.
Uno – prosegue il vecchio - è il terreno fertile. Il nutrimento deve essere somministrato con cura, non troppo e nemmeno troppo poco. Le piante si nutrono delle sostanze contenute nel terreno… ma queste tendono ad esaurire… e le piante incominciano a soffrire, a diventare tristi, e piano piano ad andare verso la morte.
Poi rivolgendosi ai presenti il vecchio chiede: E voi date regolarmente nutrimento (concime) alle vostre piante? Non troppo e non troppo poco? Alcuni risposero di si, altri che lo davano solo quando capitava, altri ancora che qualche volta se ne dimenticavano anche. Certo, all’inizio, quando avevano comperato le piante erano stati più attenti, ma poi, col tempo… si erano un po’ dimenticati di questo compito.
Uno – prosegue il vecchio - è la luce. Anche la luce è fondamentale e deve essere somministrata con cura, né troppa e nemmeno troppo poca. Senza la luce le funzioni vitali si interrompono, e la pianta, prima soffre, poi, piano piano va incontro alla morte.
Poi rivolgendosi ai presenti il vecchio chiede: E voi date la giusta luce alle vostre piante? Non troppa e non troppo poca? Alcuni risposero di si, altri che la davano solo quando capitava, altri ancora che qualche volta se ne dimenticavano anche. Certo, all’inizio, quando avevano comperato le piante erano stati più attenti, ma poi, col tempo… si erano un po’ dimenticati di questo compito.

A questo punto il vecchio si alzò, e dopo avere fatto un profondo inchino si ritirò.

°°°

Sono passati alcuni anni, ed il vecchio ritornò ancora da quelle parti. Saputa la notizia, in poco tempo tutto il paese si era di nuovo radunato davanti al tempio chiedendo di parlargli.
Quando questi venne li stette ad ascoltare, poi come la prima volta, socchiuse gli occhi in meditazione.
Questa volta volevano prima di tutto ringraziarlo perché i suoi consigli erano stati veramente utili, ed i fiori avevano ripreso il loro splendore. Poi gli chiesero se avesse un altro consiglio da regalare loro.
Il vecchio aprì lentamente gli occhi e disse:
Una cosa importante è l’amore… a questo punto tutti del paese in coro: "deve essere somministrato con cura, non troppo e nemmeno troppo poco!..."
No risponde il vecchio… NO, solo troppo!!!
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3 commenti:

  1. troppo troppo non va bene..............

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  2. Bellissima questa storia....è stato per me motivo di meditazione...l'equilibrio in tutto quello che fai e un un amore grande per tutto quello che fai e per le persone ,ti rende sereno e consapevole che l'amore è la migliore medicina....allora non è mai troppo tardi cominciamo con chi ci sta vicino dimostriamo a loro il nostro amore anche se spesso diamo per scontato che tutto c'è dovuto.....grazie per la vostra splendida storia

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  3. L'Amore (con la A maiuscola) può essere anche "troppo": se è un amore per gli altri, che non soffoca perchè non richiede nulla in cambio allora può essere donato in quantità smisurata.
    L'amore (con la a minuscola) dato per ricevere invece soffoca, è finto e spesso è un inganno fatto verso un' altra persona.

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