mercoledì 27 aprile 2011

Dalla teoria alla pratica nella preghiera (parte seconda)

Gesù ci ha spiegato il vero motivo dell’importanza della preghiera: far fronte alle lotte della vita. Pregate, per non entrare in tentazione (Lc 22,40). Don Benzi spesso dice nelle sue testimonianze che nella vita per imparare a stare in piedi bisogna imparare a stare in ginocchio. Senza la preghiera la vita cristiana non è possibile. Ma si tratta di preghiera del cuore che diventa vita. Stile di vita. Pregare è amare. La preghiera è preghiera di domanda, di perdono, di ringraziamento, di adorazione, di intercessione o di lode (cfr. Lc 23,34; Mc 15,34; cfr. Mt 11,25-26; Mt 14,19). Comunque è preghiera quando è un rapporto intimo, vivo, sincero, profondo con Dio, che si esprime anche con gesti e parole, silenzio, pensiero e cuore. Per questo è amore.

Oggi vedremo le TAPPE e gli ESERCIZI da vivere nel proprio cammino personale di crescita…Esistono delle tappe della preghiera, tappe di crescita:

si inizia generalmente da un preghiera fatta di “parole vuote”, in cui si crede di pregare,ma in realtà si vive un monologo. Nella peggiore delle ipotesi si vivono rosari recitati, si recitano formule come fossero poesie o si “assiste” alla messa da spettatori. Nelle migliori delle ipotesi si dicono parole personali, ma di fatto si fanno lunghi monologhi o preghiere incentrate su di sé o silenzi in cui si è vissuto un bel sonnellino che scusiamo pensando che tanto eravamo nelle braccia di Dio.
PRIMO ESERCIZIO: renderci conto che ci siamo dentro, decidere di uscirne.

La seconda tappa è l’esercitarsi in un vero dialogo nella preghiera, fatto di ascolto attivo (perciò non dormendo) e di parole autentiche che sgorgano dal cuore mettendo al centro Dio come soggetto e non fermandoci alla sola lista della spesa da fare.
SECONDO ESERCIZIO: prenderci un tempo nella giornata di preghiera silenzioso, in cui, nella camera del nostro cuore o davanti all’Eucarestia in Adorazione, iniziamo questo tempo determinato di preghiera invocando lo Spirito Santo e lo concluderemo ringraziando lo Spirito Santo per aver condotto la preghiera. Nel tempo della preghiera inizieremo a trasformare tutti i pensieri che ci vengono in mente in preghiera, finchè piano piano nel tempo arriveremo anche a brevi spazi di silenzio.

La terza tappa è il vivere ogni preghiera del giorno con tutto il cuore impegnandoci nel vivere alla lettera il Vangelo, non tenendolo sul comodino come un libro qualunque, ma sforzandoci di farlo diventare carne e sangue in noi.
TERZO ESERCIZIO: concentrarci con tutto il cuore, la mente, l’anima e il corpo nella preghiera che viviamo immedesimandoci nelle situazioni e chiedendo allo Spirito Santo di aiutarci ad entrare nei misteri che viviamo: così per la Messa, così per il sacramento della riconciliazione, per il rosario, per la liturgia delle ore… Anche un’esplicita richiesta a Maria per vivere questa grazia di concentrazione e immersione nella preghiera del cuore è davvero formidabile. Importante è l’iniziare la giornata leggendo un breve passo del Vangelo del giorno scegliendo di viverlo alla lettera durante la giornata, impegnandoci a realizzarlo e facendo un breve esame di coscienza la sera se ci siamo riusciti. Scriversi un frase sintesi del passo meditato, da appendere in stanza o scriversela sul diario o sulla mano per potersi sforzare davvero a viverla.

Quarta tappa è il vivere la preghiera del cuore nella giornata ripetendo brevi frasi immedesimandosi in Gesù che prega e fa diventare preghiera il lavoro o accoglie le croci pregando.
QUARTO ESERCIZIO: ripetere mentre si lavora: “per Te,con Te,in Te Gesù, per la tua gloria!” e quando arrivano difficoltà o cose che si vorrebbero fuggire o evitare: “In manus Tuas Domine, non la mia, ma la tua volontà, Padre!” Ripeterlo più volte a ritmo del respiro… ripeterlo con la mente, a bassa voce, ad alta voce, senza dire parole, in tutti i modi e il più possibile tutti i giorni. Anche l’inizio della giornata sarebbe bene avviarlo con un esplosivo: “Gloria la Padre, al Figlio e allo Spirito Santo! Gloria a Te Signore! Grazie per questo nuovo giorno! Grazie per… Lode a Te per… Ti ringrazio perché… Stupende sono le tue opere…” e dal primo momento che si aprono gli occhi in poi andare avanti per diversi minuti lodando Dio per tutto, anche per ciò che non ci va, oppure durante il percorso per andare a scuola o lavoro per tutto ciò che vediamo di bello. L’inizio esplosivo della giornata nella lode dilata il cuore e l’anima e permette poi di vivere più facilmente le altre due preghiere incessanti da ripetere.

Quinta tappa è il riuscire a portare il tempo personale di preghiera silenziosa durante il giorno ad un tempo minimo che vari tra i 30 minuti e un’ora, vivendo questo tempo in piena preghiera del cuore e preghiera di ascolto.
QUINTO ESERCIZIO: non trascurando i passaggi precedenti, sempre più velocemente il nostro cuore, non distratto dal rumore esterno, sarà sempre custodito nel cuore di Dio e ovunque ci si immergerà in Dio, anche se emozionalmente non si avvertirà nulla, ci sarà la certezza di essere in quella che è la vera preghiera incessante del cuore, divenuto stile di vita.

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