giovedì 3 settembre 2009

Spunti sulla comunicazione 2 - si può non comunicare?

Ecco una domanda importante: ma noi comunichiamo sempre? È possibile anche non comunicare?
Paul Watzlawich, uno dei più eminenti pensatori recentemente scomparso ha detto no. Non è possibile non comunicare. Se io entro nello scompartimento del treno e non desidero parlare, mi siedo e sfoglio il giornale, il mio comportamento non rimane neutro, ma i presenti percepiscono chiaramente che voglio starmene per conto mio. Dunque comunico sempre, anche quando me ne sto zitto estraneandomi dal contesto presente. Ma se non parlo, come faccio a comunicare? Lo fa il mio viso, il mio sguardo, il mio corpo. Quando gli studiosi si sono chiesti quali sono gli elementi fondamentali della comunicazione, sono stati tutti concordi ne definire almeno due aree fondamentali: quella verbale, ossia le parole pronunciate, e la parte non verbale che va dalle tonalità della voce ala gestualità del corpo. In sostanza, se si esclude il caso di una lezione, i contenuti verbali hanno un peso complessivo non superiore al 7% rispetto al 63/ del non verbale. Vi è mai capitato di uscire dalla S. Messa e di esprimere giudizi positivi sulla omelia del sacerdote. Quando poi ci chiedono cosa ha detto in modo specifico subentra il vuoto di memoria? Che cosa è successo? E’ una delle tante esperienze che ci danno conferma che non sono importanti solo le parole che diciamo, ma lo sono ancora di più il tono della voce, la espressione del viso, la gestualità. Di grande importanza sono anche i messaggi che emettiamo col nostro portamento, col nostro modo di vestire, col profumo che abbiamo addosso. Se siamo dei buoni cristiani dobbiamo tenere d’occhio queste cose, perché è quasi impossibile essere convincenti se ci presentiamo con atteggiamento sciatto, trascurati nell’esteriorità e col muso lungo. Ed il mondo è molto sensibile ed esigente su queste cose. Qualcuno penserà senz’altro a S. Francesco ma non credo l’esempio faccia al caso nostro. In lui c’erano elementi di santità e grandezza che ci portano in un’altra dimensione.
Dunque, se è impossibile non comunicare, significa che inviamo messaggi che gli altri, volenti o nolenti sempre ricevono. Ed altrettanto li riceviamo. Ma questi messaggi sono neutri o provocano delle conseguenze in chi li riceve? La risposta è che ogni messaggio provoca dei cambiamenti in chi lo riceve, anche se non ce ne rendiamo conto. Del resto basta guardare ai miliardi spese in propaganda e pubblicità. Che buttino via i soldi per niente? Sono cose che fanno pensare.
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