mercoledì 3 novembre 2010

Chiamati alla Santità

“Oh when the Saints go marching in,
oh when the Saints go marching in,
Lord I want to be in that number,
when the Saints go marching in”.
Sì, Signore, anche noi vogliamo essere nel numero dei Tuoi Santi e godere la gioia del Paradiso per tutta l’eternità!

Questo dovrebbe essere il nostro costante desiderio nel pellegrinaggio terreno, il “motore” del nostro cammino, la meta a cui tendere con impegno mentre soffriamo, combattiamo e speriamo su questa terra. E se tale desiderio non ci sfiora proprio o, al massimo, ci fa sorridere, non è forse perché la santità…ci sembra “roba dell’altro mondo”, qualcosa non solo di impossibile ma anche di ben poco allettante?
Diciamocelo onestamente: per noi la santità non è per i vivi ma per le statuine con le mani giunte che adornano le nostre chiese; è sinonimo di una vita noiosa e intrisa di dolore e penitenze; è una mission per super-eroi che compiono miracoli e prodigi…
Beh, se la pensiamo così…non solo non conosciamo le vite dei santi, uomini e donne in carne ed ossa proprio come noi…ma non abbiamo compreso neanche il Vangelo, non abbiamo accolto la Buona Notizia che Gesù è morto e risorto per la nostra salvezza, per donarci la vita in abbondanza, la vita vera, che inizia già qui…
Sì, qui ed ora, perché è possibile lasciarsi amare e plasmare dall’Amore di Dio, abbandonarsi fiduciosamente alla Sua Volontà e vivere da “protagonisti” i Suoi meravigliosi progetti, in qualunque condizione di vita…e lo attesta la grande schiera di nostri “fratelli maggiori” che si sono santificati nel matrimonio, nella vita consacrata, nel sacerdozio, nel fervoroso silenzio di un monastero di clausura o nella lotta coraggiosa ed appassionata per la verità e la giustizia, in missione nelle terre più lontane del Pianeta o nell’ordinarietà della propria casa…
E se nell’immaginario collettivo il “santo” è una persona tranquilla e remissiva, che sta in un angolino per quieto vivere…ci spiazza la Parola del Maestro: “Pensate che Io sia venuto a portare pace sulla terra? No, Io vi dico, ma divisione” (Lc 12,51), perché la Verità spazza via i compromessi, perché l’Amore non si “accontenta” di tiepidezza e mezze misure!

“Io faccio nuove tutte le cose – dice Dio – ma mi servo di uomini che sanno dirmi di sì; mi servo di qualche uomo coraggioso che si fa trovare pronto per me, perché io non dirigo servendomi di una bacchetta magica che trasforma il negativo. Non ho fulmini per sconfiggere i malvagi, ma mi servo di uomini santi che sanno interpretarmi, che hanno fiducia nella mia Parola; uomini che vogliono camminare con me sulle acque, senza avere paura.. Offro a tutti la possibilità e le occasioni per diventare santi. […] I miei consigli non sono impossibili; non sono al di là del mare, al di là delle montagne; sono vicini a te, alla portata del tuo cuore, se tu non vuoi ripiegarti su te stesso. […] Sto cercando santi per questo tempo. Su, fatevi avanti!” (Ernesto Olivero, Il sogno di Dio, p. 37-38).

Marianna Russo
del giornale Agire

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