mercoledì 29 dicembre 2010

Interruzione di schema

Primo racconto.

Un signore di nome John stava parcheggiando la macchina per entrare in farmacia. Visto un posto libero inizia la manovra per entrarvi quando d’improvviso spunta una macchina che lo sorpassa e prende il suo posto. Poi scende un uomo che gli passa davanti senza degnarlo di uno sguardo ed entra in farmacia.
John, sorpreso e quasi incredulo per quanto gli è successo, sente dentro di se una gran rabbia e la voglia di fermare quel tizio per dirgli quello che si merita.
Non basta. Trovato finalmente posto e parcheggiata la macchina vede ancora quell'uomo che uscendo dalla farmacia quasi lo urta.
Ora il nostro sventurato non ci vede più ed incomincia a sciorinare improperi contro i maleducati e gli arroganti. Il farmacista lo sente e gli dice: “ Ce l’ha con quel signore? Quel poveretto è venuto a prendere dei farmaci urgenti per la moglie ed il figlio che hanno avuto un grave incidente qua vicino!”
John è nuovamente sorpreso, non se l’aspettava, ed il rancore di prima si trasforma all’istante in pena per quello sventurato.

Secondo racconto.

Siamo sotto le feste natalizie ed andando al mercato Rosa incontra la sua lontana cugina Betty con la quale non ha mai avuto dei buoni rapporti perché questa si dimostrava sempre criticona e polemica nei suoi confronti. Quando Rosa la vede sente subito una stretta al cuore perché le ritorna il timore che Betty dopo i saluti ricominci ancora con le sue insopportabili critiche. Infatti succede proprio così. Ma stavolta Rosa è preparata: voleva essere gentile e per questo le serviva una strategia. Appena Betty dopo il saluto incomincia con quella che chiameremo la solita musica, Rosa le butta le braccia al collo e le dà un bacio. Betty si blocca, la guarda sorpresa, accenna ad un sorriso poi risponde all’abbraccio. Si lasciano augurandosi ogni bene per il Santo Natale.

In entrambi questi racconti si parte da una situazione di disagio ed emotivamente sgradevole, poi interviene un fatto capace di rovesciare completamente la situazione: John passa da furioso a comprensivo mentre Betty da antipatica passa ad un atteggiamento amorevole. In pratica è avvenuto quello che chiameremo “interruzione di schema”. Nel primo caso questa interruzione è avvenuta per cause esterne: il farmacista che racconta la storia vera di quello sventurato. Nel secondo caso l’interruzione è procurata in modo consapevole da Rosa che decide di non cadere nella routine solita e propone una cosa nuova: l’abbraccio che disarma completamente Betty.

Terzo racconto.

La mia amica Mara aveva un problema, ed era il suo rapporto con i dolci: era golosissima. Mi ha spiegato che quando per esempio faceva un giro in città e passava davanti ad una famosa pasticceria, dentro di lei si scatenava una vera e propria battaglia fra una parte che le diceva: vai dentro! E l’altra che diceva: devi resistere! Naturalmente andava sempre a finire che “vai dentro” l’aveva vinta. Non parliamo poi della risposta della bilancia e dei sensi di colpa conseguenti.
Dunque diventava urgente trovare una soluzione che funzionasse. Le ho chiesto se era obbligatorio per lei fare quella strada e lei mi ha risposto di no, la faceva solo per abitudine. Allora le ho chiesto che cosa sarebbe successo se lei, strategicamente, avesse deciso di non passare più davanti a quella pasticceria scegliendo di fare un altro percorso? E’ rimasta sorpresa dall’apparente banalità della domanda. Per farla breve da allora ha semplicemente cambiato il percorso e quello che per lei prima era un problema, almeno quello, è completamente sparito.


L’interruzione di schema può diventare, quando usata in modo sano, una vera e propria risorsa per uscire elegantemente da situazioni sgradevoli che apparentemente non presentano vie di uscita.
E’ una tecnica alle volte veramente divertente perché ci permette di prendere il controllo su tante circostanze che altrimenti, lasciandole libere, prendono il sopravvento e ci guidano dove vogliono loro.

Non ce l’ha insegnata anche Gesù quando ci ha detto di vincere il male con il bene?

L’interruzione di schema può essere metaforicamente paragonata anche al ferroviere che quando arriva a tutta velocità il treno, muove una leva, si spostano i binari, ed il treno è dirottato su altra direzione.

4 commenti:

  1. Grazie Luigi. Nella pagina iniziale di ilovejesus per lo scritto di Luigi ho pensato di mettere un'immagine di Gesù in preghiera: penso che anche la preghiera debba essere usata per interrompere lo schema, rivolgendosi direttamente al Padre.

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  2. A chi non capita nell’arco della giornata di trovarsi in situazioni di stanchezza, abitudinarietà o semplice monotonia. Penso che riflettere su cosa può interrompere una situazione di malessere o insoddisfazione, anche molto piccola, sia un valido strumento per sentirsi meglio.
    Cosa ho trovato utile per superare situazioni di empasse? Uscire a fare un giretto all’aria aperta quando la monotonia di stare in casa tutto il giorno inizia a fare venire pensieri tristi, o anche semplicemente sorridermi allo specchio quando mi accorgo di aver fatto qualche errore, e che dire di quando anche il solito ambiente reso più accogliente (candele, fiori, musica dolce) ti fa sentire più a casa e ti allieta il cuore?
    Proviamo quindi a sbizzarrirci per rompere i nostri schemi ..proviamo a non prenderli sempre così sul serio….

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  3. Si, l’interruzione di schema è uno strumento di una potenza incredibile
    perché permette alla persona di guardare alla realtà da una prospettiva diversa,
    cambiando di conseguenza la percezione che aveva della stessa
    e producendo quindi cambiamenti nelle risposte emotive e comportamentali.

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  4. è proprio vero come con la semplicità si possono interrompere situazioni che a volte ci sembrano imprevalicabili....grazie per avermi fatto meditare..........

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