Davanti agli occhi curiosi, stupiti, commossi…ecco le prove dei centoventi colpi di flagello che hanno martoriato il Suo dorso, della lancia che ha trafitto il torace, delle ferite provocate dai chiodi ai polsi e ai piedi; ecco il segno delle cadute sulle ginocchia e del peso della croce sulle spalle, lo strazio della corona di spine e la brutalità delle percosse…
Ecco il Vangelo della Passione: quello che le orecchie non vogliono ascoltare è proprio qui davanti ai nostri occhi!
E se anche le numerose prove scientifiche a cui questo Lenzuolo di 4,40 m. per 1,13 m. hanno stabilito con altissima attendibilità che l’Uomo della Sindone è Gesù di Nazareth, a cosa si potrà aggrappare la nostra ostinazione per rifiutare un Dio crocifisso?
La voce del Signore, che in ogni modo cerchiamo di zittire, ci grida da un telo di lino: “Figlio mio, ecco quanto ti amo! Guarda quanto è preziosa la tua vita: è costata il sangue di Dio!”.
Da sempre il cuore dell’uomo ha sospirato: “il Tuo volto, Signore, io cerco” (Salmo 27,8)…ed ecco la Sua risposta!
Come l’innamorato all’amata, così il Signore ci ha lasciato la Sua “fotografia”, scattata misteriosamente nell’istante della Risurrezione: come potremo mai ringraziarLo per la tenerezza e concretezza di questo dono?
Marianna Russo
del giornale Agire